Contratto di appalto

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Il contratto d’appalto viene stipulato dalla pubblica amministrazione con l’aggiudicatario di una apposita gara per l’esecuzione di lavori, o l’acquisizione di servizi, o l’acquisizione di forniture di prodotti, o l’esecuzione di lavori e l’acquisizione di prodotti e servizi.

I lavori pubblici possono prevedere le attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione di opere.

Per appalti pubblici di forniture si intendono i contratti aventi ad oggetto l’acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l’acquisto a riscatto, con o senza opzione per l’acquisto, di prodotti.

Il contratto d’appalto pubblico è un contratto a titolo oneroso che prevede il pagamento di un corrispettivo economico a fronte  dell’esecuzione di un lavoro o dell’acquisizione di un prodotto o servizio.

Il contratto d’appalto deve essere stipulato, a pena di nullità, con atto pubblico notarile informatico; modalità elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante; forma pubblica amministrativa a cura dell’Ufficiale rogante dell’amministrazione aggiudicatrice; scrittura privata.

E’ previsto un termine minimo ed un termine massimo per la stipula, in particolare, il contratto d’appalto non può essere stipulato prima dell’approvazione dell’aggiudicazione definitiva da parte della stazione appaltante e dell’esito positivo dei controlli previsti nei confronti dell’aggiudicatario, e non prima di 35 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione definitiva della gara.

Se la stipulazione del contratto non avviene nel termine previsto, l’aggiudicatario può sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto.