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20 Ottobre,2024

Militari Atleti....quando ti impediscono di allenarti o peggio ancora ti vogliono buttare fuori dall'agonismoMilitari Atleti ...quando si rende difficoltosa l'attività agonistica o la s'impedisce.... ... See MoreSee Less

Militari Atleti....quando ti impediscono di allenarti o peggio ancora ti vogliono buttare fuori dallagonismo

20 Ottobre,2024

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Militari Atleti ...quando si rende difficoltosa lattività agonistica o la simpedisce....

18 Ottobre,2024

Suicidio Paolillo. La verità e il coraggio di un detenuto

Quando ogni speranza sembrava ormai persa, una luce in fondo al tunnel ravviva e conforta l’animo di mamma Rosanna che nonostante l’età e l’indifferenza non hai mai smesso di cercare la verità.
Umberto Paolillo, agente di polizia penitenziaria, veniva rinvenuto privo di vita nella sua autovettura durante la notte del 18.02.2021.
Aveva pensato, Umberto, prima di sparare il colpo dalla sua pistola d’ordinanza, di conservare accuratamente un foglio che spiegasse il perché di tanta disperazione.
Quel biglietto, ben piegato e riposto nella giacca del giubbotto indossato, raccontava dei soprusi, delle ingiustizie, delle angherie sofferte.
Tanti colleghi hanno parlato di lui a mamma Rosanna, raccontando delle angherie ricevute, quanto Umberto soffrisse e quanto cattivi fossero taluni a rendergli la vita insostenibile, pesante amara.
Quelli stessi colleghi, però, sentiti dall’autorità giudiziaria, si sottraevano alla verità. Riportavano di storie, a loro dire solo raccontate da un pazzo rancoroso con manie di persecuzione. I colleghi e gli amici che al contrario avevano assistito alle vicende che riportavano a mamma Rosanna, per insana ed insensata paura cercavano di coprire la verità, di soffocarla.
La testimonianza, la finta testimonianza di chi sosteneva di avergli voluto bene, l’uccideva ancora una volta.
Ma la verità è dura a morire! e alle volte strisciando silente tra le pieghe della vita si ferma e cova nei posti più improbabili.
Questa volta, quasi a farsi beffa della giustizia e del perbenismo di coloro che si fingono amici, prendeva forza e vigore nelle parole di un detenuto testimone oculare dell’odio e del male.
Molte sono state le lettere in cui il Paolillo riferiva del dolore per tutte le volte che gli dicevano che era gay, che era malato e che prima o poi avrebbe perso il posto di lavoro a cui lui teneva tanto. Ma le parole di Paolillo, racchiuse in alcune lettere consegnate a parenti e amici non sembrarono sortire effetto presso gli inquirenti.
Ecco che a conferma di quelle dichiarazioni, giungevano le parole del detenuto: “Lo prendevano in giro dicendogli che aveva 60 anni e che era ancora vergine e che abitava ancora con sua madre, lo sfottevano continuamente perché viveva ancora con i suoi genitori, lo chiamavano gobbetta e gli davano dei giornaletti porno perché dicevano che era ancora vergine. Un giorno mi sono messo io di mezzo dicendo di smetterla. Umberto spesso si confidava con noi. Lo vedevamo sempre triste, quando abbiamo saputo del suicidio tutti abbiamo pensato che fosse arrivato al limite e che il gesto fosse collegato a ciò che subiva. Quel carcere è uno schifo. L’avvocato Lieggi che sostiene Rosanna è pronta a raccogliere nel suo studio chiunque voglia riferire la verità...quella verità che tutti conoscono ma nessuno dice.
Speriamo che la verità riesca a mostrarsi abbandonando il suo rifugio fatto di poche lettere e di grandi parole di un detenuto coraggioso questo lo si deve ad Umberto e a mamma Rosanna che non ha mia smesso di lottare.
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18 Ottobre,2024

🧑‍⚖️ La retribuzione del lavoratore nel periodo di ferie deve comprendere tutte le voci corrisposte durante i periodi di servizio: lo rimarca la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 25840/2024, in linea con la posizione assunta dalla giurisprudenza comunitaria.

Nel pronunciarsi sul caso in questione, i giudici sottolineano che la retribuzione feriale deve comprendere qualsiasi importo collegato all’esecuzione delle mansioni e legato allo status professionale e personale del lavoratore, comprensivo di ticket mensa.

📄 L'ordinanza completa 👉 ln.run/ordinanza-corte-cassazione-25840-2024

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16 Ottobre,2024

Il militare può avere anche un'altra attività ? ... See MoreSee Less

11 Ottobre,2024

Buongiorno, oggi desidero affrontare alcune questioni che evidenziano una problematica attuale. Purtroppo, il lavoro nelle forze dell'ordine e nelle forze armate, nonostante sia un mestiere estremamente nobile, sta diventando sempre meno ambito. Ciò è probabilmente dovuto all'inadeguatezza della retribuzione e al pesante carico delle mansioni. Perciò molti giovani scelgono di non intraprendere questa carriera né di partecipare ai concorsi, il che è davvero un peccato.

Coloro che attualmente prestano servizio nelle forze armate e nelle forze dell'ordine si trovano a dover affrontare una carenza di personale, il che comporta un sovraccarico di lavoro e, talvolta, anche la mancanza di un adeguato riconoscimento della loro idoneità al servizio, un aspetto che dovrebbe essere ormai garantito. Ho incontrato militari affetti da patologie invalidanti che faticavano a svolgere le loro mansioni con serenità e ho visto l'ospedale militare spesso rimandare le visite, nella speranza che i pazienti si riprendessero nel frattempo. Tutto ciò ha causato notevole disagio tra i militari.

Per queste ragioni, ho ritenuto necessario sollecitare le visite mediche presso gli ospedali militari, accompagnando i pazienti con medici che potessero confermare la loro idoneità totale e permanente al lavoro. Se avete bisogno di un consulto, non esitate a contattare il nostro studio. Grazie.
Per un consulto gratuito, mandare un messaggio vocale al 3494442639.
Per una consulenza maggiormente strutturata con la visione di documentazioni, fissare un appuntamento online o in presenza allo 080 5584348.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.studioavvocatolieggi.com
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Buongiorno, oggi desidero affrontare alcune questioni che evidenziano una problematica attuale. Purtroppo, il lavoro nelle forze dellordine e nelle forze armate, nonostante sia un mestiere estremamente nobile, sta diventando sempre meno ambito. Ciò è probabilmente dovuto allinadeguatezza della retribuzione e al pesante carico delle mansioni. Perciò molti giovani scelgono di non intraprendere questa carriera né di partecipare ai concorsi, il che è davvero un peccato.

Coloro che attualmente prestano servizio nelle forze armate e nelle forze dellordine si trovano a dover affrontare una carenza di personale, il che comporta un sovraccarico di lavoro e, talvolta, anche la mancanza di un adeguato riconoscimento della loro idoneità al servizio, un aspetto che dovrebbe essere ormai garantito. Ho incontrato militari affetti da patologie invalidanti che faticavano a svolgere le loro mansioni con serenità e ho visto lospedale militare spesso rimandare le visite, nella speranza che i pazienti si riprendessero nel frattempo. Tutto ciò ha causato notevole disagio tra i militari.

Per queste ragioni, ho ritenuto necessario sollecitare le visite mediche presso gli ospedali militari, accompagnando i pazienti con medici che potessero confermare la loro idoneità totale e permanente al lavoro. Se avete bisogno di un consulto, non esitate a contattare il nostro studio. Grazie.
Per un consulto gratuito, mandare un messaggio vocale al 3494442639.
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Per ulteriori informazioni visitare il sito www.studioavvocatolieggi.com

11 Ottobre,2024

Buongiorno, oggi desidero affrontare alcune questioni che evidenziano una problematica attuale. Purtroppo, il lavoro nelle forze dell'ordine e nelle forze armate, nonostante sia un mestiere estremamente nobile, sta diventando sempre meno ambito. Ciò è probabilmente dovuto all'inadeguatezza della retribuzione e al pesante carico delle mansioni. Perciò molti giovani scelgono di non intraprendere questa carriera né di partecipare ai concorsi, il che è davvero un peccato.

Coloro che attualmente prestano servizio nelle forze armate e nelle forze dell'ordine si trovano a dover affrontare una carenza di personale, il che comporta un sovraccarico di lavoro e, talvolta, anche la mancanza di un adeguato riconoscimento della loro idoneità al servizio, un aspetto che dovrebbe essere ormai garantito. Ho incontrato militari affetti da patologie invalidanti che faticavano a svolgere le loro mansioni con serenità e ho visto l'ospedale militare spesso rimandare le visite, nella speranza che i pazienti si riprendessero nel frattempo. Tutto ciò ha causato notevole disagio tra i militari.

Per queste ragioni, ho ritenuto necessario sollecitare le visite mediche presso gli ospedali militari, accompagnando i pazienti con medici che potessero confermare la loro idoneità totale e permanente al lavoro. Se avete bisogno di un consulto, non esitate a contattare il nostro studio. Grazie.
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Buongiorno, oggi desidero affrontare alcune questioni che evidenziano una problematica attuale. Purtroppo, il lavoro nelle forze dellordine e nelle forze armate, nonostante sia un mestiere estremamente nobile, sta diventando sempre meno ambito. Ciò è probabilmente dovuto allinadeguatezza della retribuzione e al pesante carico delle mansioni. Perciò molti giovani scelgono di non intraprendere questa carriera né di partecipare ai concorsi, il che è davvero un peccato.

Coloro che attualmente prestano servizio nelle forze armate e nelle forze dellordine si trovano a dover affrontare una carenza di personale, il che comporta un sovraccarico di lavoro e, talvolta, anche la mancanza di un adeguato riconoscimento della loro idoneità al servizio, un aspetto che dovrebbe essere ormai garantito. Ho incontrato militari affetti da patologie invalidanti che faticavano a svolgere le loro mansioni con serenità e ho visto lospedale militare spesso rimandare le visite, nella speranza che i pazienti si riprendessero nel frattempo. Tutto ciò ha causato notevole disagio tra i militari.

Per queste ragioni, ho ritenuto necessario sollecitare le visite mediche presso gli ospedali militari, accompagnando i pazienti con medici che potessero confermare la loro idoneità totale e permanente al lavoro. Se avete bisogno di un consulto, non esitate a contattare il nostro studio. Grazie. 
Per un consulto gratuito, mandare un messaggio vocale al 3494442639.
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02 Ottobre,2024

❗️ Il preposto deve essere presente sul campo in caso di appalti: non è dunque possibile individuarlo tra lavoratori che non si occupano fisicamente della commessa presso il committente. Lo chiarisce il Ministero del Lavoro con l’interpello 4/2024 del 30 settembre.

❓ Nel rispondere ad un quesito avanzato dalla Camera di Commercio di Modena, la Commissione per gli interpelli in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro sottolinea due punti importanti.

▪ È sempre obbligatoria l’individuazione, da parte dei datori di lavoro appaltatori e subappaltatori, del preposto, da comunicare al datore di lavoro committente.

▪ La scelta di tale figura deve ricadere solo su personale che adempi effettivamente alle funzioni e agli obblighi attribuiti.

Soluzioni diverse possono venire considerate solo dopo un’attenta analisi e valutazione degli assetti aziendali.

📑 Leggi l'interpello completo 👉 ln.run/interpello-ministero-lavoro-4-2024
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29 Settembre,2024

Lo Studio Legale Lieggi è specializzato nel supporto legale degli appartenenti alle forze dell'ordine e alle forze armate, affrontando una vasta gamma di problematiche legate al Codice dell'Ordinamento Militare. Tra i temi trattati ci sono questioni relative alla Legge 104/92, trasferimenti, procedimenti disciplinari, sanzioni, molestie, malattie, indennità non corrisposte e tanto altro ancora. Se desideri porre un quesito, puoi lasciare un messaggio vocale al 349 444 26 39 e riceverai una risposta gratuita. Per approfondimenti o per inviare documentazione è possibile fissare un appuntamento utilizzando i contatti disponibili sul sito web dello studio: www.studioavvocatolieggi.com. ... See MoreSee Less

29 Settembre,2024

Lo Studio Legale Lieggi è specializzato nel supporto legale degli appartenenti alle forze dell'ordine e alle forze armate, affrontando una vasta gamma di problematiche legate al Codice dell'Ordinamento Militare. Tra i temi trattati ci sono questioni relative alla Legge 104/92, trasferimenti, procedimenti disciplinari, sanzioni, molestie, malattie, indennità non corrisposte e tanto altro ancora. Se desideri porre un quesito, puoi lasciare un messaggio vocale al 349 444 26 39 e riceverai una risposta gratuita. Per approfondimenti o per inviare documentazione è possibile fissare un appuntamento utilizzando i contatti disponibili sul sito web dello studio: www.studioavvocatolieggi.com. ... See MoreSee Less

Lo Studio Legale Lieggi è specializzato nel supporto legale degli appartenenti alle forze dellordine e alle forze armate, affrontando una vasta gamma di problematiche legate al Codice dellOrdinamento Militare. Tra i temi trattati ci sono questioni relative alla Legge 104/92, trasferimenti, procedimenti disciplinari, sanzioni, molestie, malattie,  indennità non corrisposte e tanto altro ancora. Se desideri porre un quesito, puoi lasciare un messaggio vocale al 349 444 26 39 e riceverai una risposta gratuita. Per approfondimenti o per inviare documentazione è possibile fissare un appuntamento utilizzando i contatti disponibili sul sito web dello studio:           www.studioavvocatolieggi.com.

29 Settembre,2024

IL TRANSITO NEI RUOLI CIVILI NON È PIÙ COSÌ SEMPLICE!Il transito, reso necessario da patologie riscontrate dalla Cmo, ormai non è più una strada sicura che porta alla meritata conservazione della vita lavorativa. Ormai piena di insidie, trabocchetti e ingiusti ostacoli all'unione familiare e alla crescita professionale, la strada verso il transito pone troppi problemi all'ex militare. Lo studio legale Lieggi si occupa da tempo dei transitati, studiando i sistemi, i metodi, e le soluzioni per garantire un passaggio il più possibile sereno...se vuoi informazioni su problematiche che ti affliggono puoi mandare un messaggio vocale al 3494442639. Riceverai una risposta del tutto gratuita, non appena possibile. Se hai bisogno di una consulenza molto più approfondita in presenza o su teams, si richiedera' una piccola consulenza. In questo caso dovrai prenitarti ai numeri che troverai sul sito dello Studio Legale Lieggi www.studioavvocatolieggi.com ... See MoreSee Less

IL TRANSITO NEI RUOLI CIVILI NON È PIÙ COSÌ SEMPLICE!

29 Settembre,2024

Il transito, reso necessario da patologie riscontrate dalla Cmo, ormai non è più una strada sicura che porta alla meritata conservazione della vita lavorativa. Ormai piena di insidie, trabocchetti e ingiusti ostacoli all'unione familiare e alla crescita professionale, la strada verso il transito pone troppi problemi all'ex militare. Lo studio legale Lieggi si occupa da tempo dei transitati, studiando i sistemi, i metodi, e le soluzioni per garantire un passaggio il più possibile sereno...se vuoi informazioni su problematiche che ti affliggono puoi mandare un messaggio vocale al 3494442639. Riceverai una risposta del tutto gratuita, non appena possibile. Se hai bisogno di una consulenza molto più approfondita in presenza o su teams, si richiedera' una piccola consulenza. In questo caso dovrai prenitarti ai numeri che troverai sul sito dello Studio Legale Lieggi www.studioavvocatolieggi.com ... See MoreSee Less

Il transito, reso necessario da patologie riscontrate dalla Cmo, ormai non è più una strada sicura che porta alla meritata conservazione della vita lavorativa. Ormai piena di insidie, trabocchetti e ingiusti ostacoli allunione familiare e alla crescita professionale, la strada verso il transito pone troppi problemi allex militare. Lo studio legale Lieggi si occupa da tempo dei transitati, studiando i sistemi, i metodi, e le soluzioni per garantire un passaggio il più possibile sereno...se vuoi informazioni su problematiche che ti affliggono puoi mandare un messaggio vocale al 3494442639. Riceverai una risposta del tutto gratuita, non appena possibile. Se hai bisogno di una consulenza molto più approfondita in presenza o su teams, si richiedera una piccola consulenza. In questo caso dovrai prenitarti ai numeri che troverai sul sito dello Studio Legale Lieggi www.studioavvocatolieggi.com

29 Settembre,2024

Vittoria al TAR per lo Studio Legale Lieggi

La sede di servizio deve contemplare le esigenze del Transitato. Il Giudice Amministrativo ha finalmente stabilito che la sede di servizio deve essere assegnata in località che tengano conto della distanza e delle esigenze del Transitato.
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29 Settembre,2024

Con la Sentenza N. 998/2013 la terza sezione del TAR di Lecce ha riconosciuto, e ribadito, il diritto a percepire le somme non corrisposte a titolo di retribuzione mensile durante il periodo di aspettativa in attesa di transito all'impiego civile. Nello specifico il TAR di Lecce si è pronunciato sul ricorso presentato da un Ufficiale in servizio permanente della Marina Militare che, a seguito di accertamenti sanitari venne dichiarato permanentemente non idoneo al servizio incondizionato ed idoneo al transito, nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa ai sensi della L. 266/99
A seguito di tale provvedimento il ricorrente fu collocato in aspettativa, in attesa di essere reintegrato nei ruoli del personale civile del Ministero della Difesa.

A tal punto, il lavoratore avanzò la propria istanza al Ministero per transitare nei ruoli del personale civile della Difesa in virtù dell'applicazione delle disposizioni dell'allora vigente Art. 14 (oggi identica disposizione è contenuta nell'Art. 930 del Codice dell'ordinamento Militare, emanato con D. Lgs. N. 66/2010) e dell'Art. 1 del D.M. 22680 del 18 Aprile 2002 che stabilivano che: il personale delle forze armate e dell'arma dei carabinieri giudicato non idoneo al servizio militare incondizionato per lesioni dipendenti o non da causa di servizio transita, a domanda, nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa...

Tale tesi veniva accolta dal TAR di Lecce che, con la citata sentenza stabiliva che il D.M. 22680 del 18 Aprile 2002 ha espressamente individuato, all'Art. 2 quarto comma, un meccanismo di "silenzio assenso" per quanto concerne l'accoglimento della domanda di transito nei ruoli civili. La norma recita {l'Amministrazione è tenuta a pronunciarsi entro centocinquanta giorni dalla data di ricevimento dell'istanza. Qualora entro il predetto termine l'Amministrazione non si sia pronunciata, l'istanza si intende accolta}

www.studioavvocatolieggi.com/sentenze/transito-militari-allimpiego-civile-diritto-a-percepire-tut...

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29 Settembre,2024

Prosciogliere un militare che contrae una neoplasia estirpata efficacemente è illegittimo in quanto applicano in maniera non corretta la disciplina in materia di idoneità al servizio militare.

Il proscioglimento, dunque, motivato dalla circostanza che il militare, pur al momento della visita risulta “guarito” ha, per un periodo circoscritto, contratto un tumore maligno poi estirpato, si penserebbe in contrasto con gli Articoli 2,3 e 4 della Costituzione che non consentono alcuna discriminazione nell’accesso al lavoro di persone che sono state in precedenza affette da patologie oncologiche solo in ragione del rischio di una possibile recidiva dalla malattia.

Atteso che, il diritto al lavoro e al ritorno a una vita normale della persona già affetta da tumore e prevalente su ogni eventuale esigenza di buon andamento della possibile amministrazione.
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27 Settembre,2024

Il Municipio si onora di avere xsone come voi! ... See MoreSee Less

25 Settembre,2024

🧑‍⚖️ Con l’ordinanza n. 25313/2024, la Corte di Cassazione ribadisce che la responsabilità del datore, in caso di infortunio sul lavoro, è esclusa solo se in presenza di rischio elettivo, vale a dire se la condotta del lavoratore è “abnorme, inopinabile ed esorbitante” rispetto alle direttive ricevute.

➡️ Nel richiamare precedenti pronunciamenti, i giudici ricordano che “il datore di lavoro ha il dovere di proteggere l’incolumità del lavoratore nonostante la sua imprudenza e negligenza”. A ciò si aggiunge che “l’omissione di cautela da parte dei lavoratori non è idonea ad escludere il nesso causale rispetto alla condotta colposa del committente che non abbia provveduto all’adozione di tutte le misure di prevenzione rese necessarie dalle condizioni concrete di svolgimento del lavoro”.

📄 L'ordinanza completa 👉 ln.run/ordinanza-corte-cassazione-25313-2024

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12 Settembre,2024

Foto dal post di Gens Nova ... See MoreSee Less

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12 Settembre,2024

✍ L’avvocato giuslavorista Angelo Zambelli analizza per Il Sole 24 ORE le due sentenze con cui la Corte Costituzionale è recentemente intervenuta sul Jobs Act.

1️⃣ Con la sentenza n. 128/2024 viene estesa la reintegrazione anche al licenziamento per giustificato motivo oggettivo, se è dimostrata l’insussistenza del fatto materiale.

2️⃣ Con la sentenza n. 129/2024 è previsto il diritto del lavoratore ad essere reintegrato quando il fatto all’origine del licenziamento è punito dalla contrattazione collettiva con una sanzione conservativa.

Leggi il commento 👉 ln.run/sentenze-corte-costituzionale-jobs-act
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05 Settembre,2024

🧑‍⚖️ Con l’ordinanza n. 23747/2024, la Corte di Cassazione ribadisce il principio per cui il lavoratore, durante il periodo di malattia, può svolgere un’attività che non pregiudichi il recupero fisico.

Viene così confermata la legittimità della condotta di un dipendente licenziato dal datore di lavoro dopo che, attraverso le immagini di una telecamera, era stato riscontrato che aveva utilizzato la mano infortunata mentre svolgeva l’attività nel bar di sua proprietà.

✍️ L’avvocato giuslavorista Giampiero Falasca commenta l’ordinanza per Il Sole 24 ORE 👉 ln.run/ordinanza-corte-cassazione-23747-2024
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21 Agosto,2024

Foto dal post di Gens Nova ... See MoreSee Less

10 Agosto,2024

L'orario spezzato e' presente solo nel lavoro su turni avvicendati e va limitato in casi specifici, altrimenti diviene un abuso ... See MoreSee Less

28 Luglio,2024

WhatsApp...quando può essere un pericolo per le forze dell'ordine e le forze armate ... See MoreSee Less

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20 Luglio,2024

Prima o poi la verità verrà a galla... ... See MoreSee Less

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20 Luglio,2024

DIRITTO AL COMPENSO DELLE FERIE MATURATE E NON FRUITE

Anche la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha ritenuto che il diritto al compenso sostitutivo delle ferie non godute dal pubblico dipendente, discenda direttamente dallo stesso mancato godimento delle ferie, in armonia con l’art. 36 della Costituzione, quando sia certo che tale vicenda non sia stata determinata dalla volontà del lavoratore e non sia a quest’ultimo comunque imputabile (cfr. Cons. Stato, Sez. IV, 13 marzo 2018, n. 1580; Sez. III, 17 maggio 2018, n. 2956, con riguardo ai casi di cessazione dal servizio non dipendente da causa di servizio; Cons. Stato, Sez. III, 21 marzo 2016, n. 1138, relativamente alla mancata fruizione del congedo per l’aspettativa per infermità; e, da ultimo, Cons. Stato, Sez. II, 30 marzo 2022, n. 2349).

Da quanto esposto, è dato inferire che il divieto di corresponsione di trattamenti economici sostitutivi per le ferie non godute non trova applicazione nei casi in cui il mancato godimento dipenda da cause non imputabili al lavoratore; dovendosi, invece, ritenere operante il divieto, tutte le volte in cui il dipendente abbia avuto la possibilità di richiederle e di fruirne (Cons. Stato. Sez. IV, 12 ottobre 2020, n. 6047).

(TAR 07320/2023)

Per saperne di più:
- manda un messaggio vocale all'avvocato Laura Lieggi
al 349 444 2639
- scrivi una mail a legale@studioavvocatolieqqi.com.
Avv.Laura Lieggi
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11 Luglio,2024

🧑‍⚖️ Con l'ordinanza n. 18114/2024, la Corte di Cassazione indica rigorosamente i limiti di applicazione delle clausole sociali in caso di un cambio d'appalto.

All'impresa che subentra spetta il compito di spiegare i criteri di scelta dei lavoratori che passano alle sue dipendenza con l'appalto.

✍ L'analisi dell'avvocato giuslavorista Giuseppe Bulgarini d'Elci per Il Sole 24 ORE 👉 ln.run/ordinanza-corte-cassazione-18114-2024
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10 Luglio,2024

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10 Luglio,2024

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L' Avvocata Lieggi è una garanzia! Grazie alla sua estrema professionalità e competenza in materia ci ha ridato la serenità! Grazie infinite

10 Luglio,2024

DUE VITTORIE CONSECUTIVE PER LO STESSO “MILITARE TRANSITATO”: un caso complesso ma ugualmente affrontato CON TUTTE LE RISORSE
POSSIBILI.

UN APPARTEENENTE ALLA MARINA MILITARE, A SEGUITO DELL’INTRVENTO LEGALE DELLO STUDIO, riusciva ad ottenere l’annullamento della sede di servizio assegnata dislocata a tantissimi km dalla propria residenza. Il Giudice annullava il provvedimento e dava all’amministrazione un termine di 45 giorni per ristabilire la sede di servizio. Trascorsi 30 gg, l’amministrazione si pronunciava assegnando la stessa sede di servizio data in precedenza. Il Militare cadeva in uno sconforto insostenibile ma, per fortuna, non si arrendeva e seguendo i nostri consigli legali, impugnava nuovamente la decisione. E’ di oggi la sentenza del Giudice del Tar che nuovamente annullava la sede di servizio imposta e dava termine all’amministrazione di formulare una nuova sede che tenesse in consid4erazione i limiti di cui alla circolare del luglio 2024. Ora attendiamo la decisione dell’Amministrazione ….. NON CI ARRENDIAMO
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💪🏻 Mai arrendersi

03 Luglio,2024

L' INIDONEITA' NON È PIU' UN PROBLEMA!
Opporsi ai giudizi di inidoneità non è sbagliato.

Molto spesso mi capita di assistere appartenenti alle forze dell'ordine o delle forze armate per contrastare giudizi di inidoneità espressi durante l'espletamento della scuola o quando già in servizio. Mi sono accorta che spesso l'amministrazione è troppo severa nel giudicare condizioni psichiche o fisiche che non hanno rilevanza alcuna. Purtroppo questa leggerezza comporta un gravissimo danno per coloro i quali la subiscono in quanto vi è preclusa la possibilità di proseguire nel proprio percorso o di procedere alla partecipazione di altri concorsi.
Questo lo ritengo profondamente ingiusto.
Per molti la carriera militare o nelle forze dell'ordine è un sogno raggiunto con tanto impegno e sacrificio.
Penso che l'amministrazione dovrebbe premiare queste persone ma spesso invece, senza motivi le mortifica.
Per fortuna diversi sono gli errori effettuati da chi deve giudicare e questo mi aiuta a vincere le cause che effettuo.
L'AMMINISTRAZIONE È LA NOSTRA SALVEZZA MA GLI UOMINI CHE LA FORMANO PISSONO SBAGLIARE.

Per qualsiasi informazione lasciare un vocale al 349.444 26 39 oppure scrivere una mail a legale@studioavvocatolieggii.com
. Vi sarà risposto nel più breve tempo possibile avvocato Laura Lieggi
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15 Giugno,2024

TRANSITATI - VINTA CAUSA IL GIUDICE FA CANCELLARE L'INOPPORTUNA SEDE DI SERVIZIO - L' AMMINISTRAZIONE CANCELLA la sede e fissa di nuovo la stessa sede - fatta la causa di nuovo - VI NTA DI NUOVO LA CAUTELARE !!!!!! - COSA FARA' ORA L' AMMINISTRAZIONE? NOI NON MOLLIAMO!!!!!!!!!!!!

Nonostante al tavolo degli accordi con le associazioni sindacali si era stabilito che i tecnici avrebbero avuto una corsia preferenziale nella scelta della sede di servizio, non si è rispettato quanto promesso!!!!!!!. Assegnata una sede troppo lontana rispetto alla sua residenza, abbiamo fatto causa al fine di far annullare quella scellerata decisione. Abbiamo vinto la causa è nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo che prevedeva la possibilità di scelta da parte dei tecnici della nuova sede di servizio. Successivamente alla Vittoria al TAR. l'amministrazione condannata a decidere una sede di servizio nuova entro 45 giorni per il nostro cliente rientrante nel profilo dei tecnici, l'amministrazione cancellava la vecchia sede e effettuava un provvedimento di scelta della nuova sede nella stessa città non voluta dal nostro assistito e in precedenza impugnata. Abbiamo nuovamente impugnato il provvedimento ingiusto e il giudice ci ha dato nuovamente ragione. Noi non molliamo andiamo avanti finché giustizia non sia fatta
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TRANSITATI - VINTA CAUSA IL GIUDICE FA CANCELLARE LINOPPORTUNA SEDE DI SERVIZIO - L AMMINISTRAZIONE  CANCELLA la sede e fissa di nuovo la stessa sede - fatta la causa di nuovo - VI NTA DI NUOVO LA CAUTELARE !!!!!! - COSA FARA ORA L AMMINISTRAZIONE? NOI NON MOLLIAMO!!!!!!!!!!!!   

                                                                                                                          Nonostante al tavolo degli accordi con le associazioni sindacali si era stabilito che i tecnici avrebbero avuto una corsia preferenziale nella scelta della sede di servizio, non si è rispettato quanto promesso!!!!!!!. Assegnata una sede troppo lontana rispetto alla sua residenza, abbiamo fatto causa al fine di far annullare quella scellerata decisione. Abbiamo vinto la causa è nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo che prevedeva la possibilità di scelta da parte dei tecnici della nuova sede di servizio. Successivamente alla Vittoria al TAR. lamministrazione condannata a decidere una sede di servizio nuova entro 45 giorni per il nostro cliente rientrante nel profilo dei tecnici, lamministrazione cancellava la vecchia sede e effettuava un provvedimento di scelta della nuova sede nella stessa città non voluta dal nostro assistito e in precedenza impugnata. Abbiamo nuovamente impugnato il provvedimento ingiusto e il giudice ci ha dato nuovamente ragione. Noi non molliamo andiamo avanti finché giustizia non sia fatta

12 Giugno,2024

🧑‍⚖️ Gli idonei nelle graduatorie pubbliche non hanno un diritto soggettivo all’assunzione per scorrimento, nel caso ci siano posizioni vacanti. Lo ribadisce la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14919/2024.

I giudici precisano che è nella discrezionalità della Pubblica amministrazione decidere se coprire il posto vacante, con l’unica eccezione nell’ipotesi in cui l’obbligo in tal senso sia contemplato nella contrattazione collettiva o nel bando.

📄 L'ordinanza completa 👉 ln.run/ordinanza-corte-cassazione-14919-2024

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12 Giugno,2024

⚖ La clausola del contratto di apprendistato con la quale il datore può recuperare le retribuzioni versate durante i giorni di formazione in caso di un recesso anticipato del dipendente è valida.

Lo stabilisce la sentenza del Tribunale di Roma che qualifica la clausola contrattuale come una previsione di "durata minima" o "patto di stabilità" e la cui inosservanza comporta le conseguenze risarcitorie fissate in via convenzionale nel contratto di apprendistato, a carico della parte che recede prima del termine.

✍ L'analisi dell'avvocato giuslavorista Giuseppe Bulgarini d'Elci per Il Sole 24 ORE 👇
ln.run/sentenza-tribunale-roma-apprendista-dimissionario
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12 Giugno,2024

🧑‍⚖️ La presenza di un clima lavorativo che genera stress è un fatto ingiusto e che fa sorgere in capo al dipendente un diritto al risarcimento, anche in mancanza di una condotta mobbizzante. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza n. 15957/2024.

🤯 I giudici sottolineano che, quanto alla salvaguardia della salute dei lavoratori, un ambiente stressogeno è configurabile come un fatto ingiusto e meritevole di tutela: una situazione tale è suscettibile di condurre al riesame delle condotte datoriali allegate come vessatorie, sebbene apparentemente lecite o solo episodiche.

📄 La sentenza completa 👉https://ln.run/corte-cassazione-sentenza-15957-2024

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30 Maggio,2024

🧑‍⚖️ I 5 minuti giornalieri che intercorrono tra la timbratura del cartellino ai tornelli all’ingresso dell’azienda e il completamento della procedura di log on vanno retribuiti “quale tempo effettivo di lavoro”. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14848/2024.

⏱ Il ragionamento vale per gli altrettanti 5 minuti che decorrono dal completamento della procedura di log off alla timbratura in uscita. Viene infatti richiamato il presupposto che sia da retribuire il tempo per le operazioni anteriori o posteriori alla conclusione della prestazione lavorativa quando risultano “necessarie e obbligatorie”.

📄 L'ordinanza completa 👉 ln.run/ordinanza-corte-cassazione-14848-2024

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23 Maggio,2024

🇪🇺 La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14089/2024, ribadisce il principio della giurisprudenza comunitaria per cui la retribuzione delle ferie annuali deve coincidere con la retribuzione ordinaria, a tutela del diritto di beneficiare effettivamente del riposo annuale.

🧑‍⚖️ È così accolto il ricorso di un lavoratore che si era visto rigettare dalla Corte d’Appello la richiesta di ottenere dall’azienda la liquidazione di due indennità previste dal contratto e che non erano state corrisposte durante il periodo di ferie.

📄 La sentenza completa 👉 ln.run/sentenza-corte-cassazione-14089-2024

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14 Maggio,2024

Io mi impegno. MI impegno nello studio, nell'approfondimento e nella ricerca. Mi impegno con gli altri perchè i loro problemi divengano le mie priorità. Lo faccio nel lavoro e nella vita perchè è giusto che sia così. Perchè solo impegnandosi davvero si riesce a raggiungere faticosamente il risultato sperato. E questa volta, e non è la prima volta...il mio risultato è il bene comune.
In questa nuova impresa, però, non sarò sola! Nicola Battista mi affiancherà e sopratutto mi aiuterà, vista la sua decennale esperienza, a creare e lavorare perchè il nostro risultato avvantagi la comunità. Nicola è un uomo dalle grandi competenze, abituato a parlare con tutti e a trovare le soluzioni ai problemi che si pongono. Sono felice perchè siamo un ottima squadra e Lorenzo Leonetti e Giovanna Salemmi, candidati al Comune sono le persone giuste che con la loro professionalità e le qualità morali che li contraddistinguono danno ancor più valore all'impegno. Il voto che ci darete sarà utile a tutti!
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Io mi impegno. MI  impegno nello studio, nellapprofondimento e nella ricerca. Mi impegno con gli altri perchè i loro problemi divengano le mie priorità. Lo faccio nel lavoro e nella vita perchè è giusto che sia così.  Perchè solo impegnandosi davvero si riesce a raggiungere faticosamente il risultato sperato.  E questa volta, e non è la prima volta...il mio risultato è il bene comune. 
In questa nuova impresa, però, non sarò sola! Nicola Battista mi affiancherà e sopratutto mi aiuterà, vista la sua decennale esperienza, a creare e lavorare perchè il nostro risultato avvantagi la comunità. Nicola è un uomo dalle grandi competenze, abituato a parlare con tutti e a trovare le soluzioni ai problemi che si pongono. Sono felice perchè siamo un ottima squadra e Lorenzo Leonetti e Giovanna Salemmi, candidati al Comune sono le persone giuste che con la loro professionalità e le qualità morali che li contraddistinguono danno ancor più valore allimpegno. Il voto che ci darete sarà utile a tutti!Image attachment

14 Maggio,2024

Io mi impegno. MI impegno nello studio, nell'approfondimento e nella ricerca. Mi impegno con gli altri perchè i loro problemi divengano le mie priorità. Lo faccio nel lavoro e nella vita perchè è giusto che sia così. Perchè solo impegnandosi davvero si riesce a raggiungere faticosamente il risultato sperato. E questa volta, e non è la prima volta...il mio risultato è il bene comune.
In questa nuova impresa, però, non sarò sola! Nicola Battista mi affiancherà e sopratutto mi aiuterà, vista la sua decennale esperienza, a creare e lavorare perchè il nostro risultato avvantagi la comunità. Nicola è un uomo dalle grandi competenze, abituato a parlare con tutti e a trovare le soluzioni ai problemi che si pongono. Sono felice perchè siamo un ottima squadra e Lorenzo Leonetti e Giovanna Salemmi, candidati al Comune sono le persone giuste che con la loro professionalità e le qualità morali che li contraddistinguono danno ancor più valore all'impegno. Il voto che ci darete sarà utile a tutti!
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Io mi impegno. MI  impegno nello studio, nellapprofondimento e nella ricerca. Mi impegno con gli altri perchè i loro problemi divengano le mie priorità. Lo faccio nel lavoro e nella vita perchè è giusto che sia così.  Perchè solo impegnandosi davvero si riesce a raggiungere faticosamente il risultato sperato.  E questa volta, e non è la prima volta...il mio risultato è il bene comune. 
In questa nuova impresa, però, non sarò sola! Nicola Battista mi affiancherà e sopratutto mi aiuterà, vista la sua decennale esperienza, a creare e lavorare perchè il nostro risultato avvantagi la comunità. Nicola è un uomo dalle grandi competenze, abituato a parlare con tutti e a trovare le soluzioni ai problemi che si pongono. Sono felice perchè siamo un ottima squadra e Lorenzo Leonetti e Giovanna Salemmi, candidati al Comune sono le persone giuste che con la loro professionalità e le qualità morali che li contraddistinguono danno ancor più valore allimpegno. Il voto che ci darete sarà utile a tutti!Image attachmentImage attachment

08 Maggio,2024

✍ L'avvocato giuslavorista Giuseppe Bulgarini d'Elci approfondisce per Il Sole 24 ORE l'ordinanza n. 10213/2024 della Corte di Cassazione per cui è valido l'accordo collettivo aziendale in cui è previsto un indennizzo risarcitorio inferiore per l'illegittimità del licenziamento, a fronte dell'impegno datoriale a non effettuare recessi riconducibili al giustificato motivo oggettivo per un periodo di 12 mesi 👇
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08 Maggio,2024

Foto dal post di Gens Nova ... See MoreSee Less

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08 Maggio,2024

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08 Maggio,2024

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08 Maggio,2024

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08 Maggio,2024

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08 Maggio,2024

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07 Maggio,2024

⚖️ Con l’ordinanza n. 11730/2024, la Corte di Cassazione specifica che il lavoratore, prima dell’età pensionabile, a fronte di una irregolarità contributiva, può esperire un’azione di condanna generica al risarcimento del danno ex art. 2116 c.c. o un’azione di mero accertamento dell’omissione contributiva quale comportamento potenzialmente doloso.

🔎 Come riportato nella pronuncia, “il lavoratore, a tutela del proprio diritto all’integrità della posizione contributiva, ha sempre l’interesse ad agire, sul piano contrattuale, nei confronti del datore di lavoro, per l’accertamento della debenza dei contributi omessi in conseguenza dell’effettivo lavoro svolto, prima ancora della produzione di qualsivoglia danno sul piano della prestazione previdenziale e senza che sia necessario integrare il contraddittorio nei confronti dell’Inps”.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-11730-2024

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07 Maggio,2024

ORE 6.15 FERMO AL SEMAFORO PRONTO PER INTRAPRENDERE UNA TRASFERTA DI LAVORO!! BUONA GIORNATA E BUON INIZIO SETTIMANA CARI AMICI MIEI! ... See MoreSee Less

01 Maggio,2024

L' INIDONEITA' NON È PIU' UN PROBLEMA!
Opporsi ai giudizi di inidoneità non è sbagliato.

Molto spesso mi capita di assistere appartenenti alle forze dell'ordine o delle forze armate per contrastare giudizi di inidoneità espressi durante l'espletamento della scuola o quando già in servizio. Mi sono accorta che spesso l'amministrazione è troppo severa nel giudicare condizioni psichiche o fisiche che non hanno rilevanza alcuna. Purtroppo questa leggerezza comporta un gravissimo danno per coloro i quali la subiscono in quanto vi è preclusa la possibilità di proseguire nel proprio percorso o di procedere alla partecipazione di altri concorsi.
Questo lo ritengo profondamente ingiusto.
Per molti la carriera militare o nelle forze dell'ordine è un sogno raggiunto con tanto impegno e sacrificio.
Penso che l'amministrazione dovrebbe premiare queste persone ma spesso invece, senza motivi le mortifica.
Per fortuna diversi sono gli errori effettuati da chi deve giudicare e questo mi aiuta a vincere le cause che effettuo.
L'AMMINISTRAZIONE È LA NOSTRA SALVEZZA MA GLI UOMINI CHE LA FORMANO PISSONO SBAGLIARE.

Per qualsiasi informazione lasciare un vocale al 349.444 26 39 oppure scrivere una mail a legale@studioavvocatolieggii.com
. Vi sarà risposto nel più breve tempo possibile avvocato Laura Lieggi
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L INIDONEITA  NON È PIU UN PROBLEMA!
Opporsi ai giudizi di inidoneità non è sbagliato.                                    

Molto spesso mi capita di assistere  appartenenti alle forze dellordine o delle forze armate per contrastare  giudizi di inidoneità espressi durante lespletamento della scuola o quando già in servizio. Mi sono accorta che spesso lamministrazione è troppo severa nel giudicare condizioni psichiche o fisiche che non hanno rilevanza alcuna. Purtroppo questa leggerezza comporta un gravissimo danno per coloro i quali la subiscono in quanto vi è preclusa la possibilità di proseguire nel proprio percorso o di procedere alla partecipazione di altri concorsi.
Questo lo ritengo profondamente ingiusto. 
Per molti la carriera militare o nelle forze dellordine è un sogno raggiunto con tanto impegno e sacrificio.  
Penso che lamministrazione dovrebbe premiare queste persone ma spesso invece, senza motivi  le mortifica. 
Per fortuna diversi sono gli errori effettuati da chi deve giudicare e questo mi aiuta a vincere le cause che effettuo. 
LAMMINISTRAZIONE È LA NOSTRA SALVEZZA MA GLI UOMINI CHE LA FORMANO PISSONO SBAGLIARE.

Per qualsiasi informazione lasciare un vocale al 349.444 26 39 oppure scrivere una mail a legale@studioavvocatolieggii.com 
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30 Aprile,2024

🧑‍⚖️ La prova del pagamento della retribuzione, una volta accertata la sussistenza di un rapporto di lavoro, spetta al datore di lavoro. Lo ribadisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 10663/2024.

I giudici riprendono l’orientamento consolidato e affermano che la prova del pagamento è a carico del datore, chiamato a fornire la documentazione idonea dei pagamenti effettivamente eseguiti quando non può avvalersi della normale documentazione liberatoria, rappresentata dalle buste paga firmate dall’accipiente.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-10663-2024

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29 Aprile,2024

Foto dal post di Avvocato Antonio La Scala ... See MoreSee Less

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26 Aprile,2024

ANCORA VITTORIA AL TAR PER I TRANSITATI

BLOCCATO L'OBBLIGO DI SITTOSCRIVERE IL CONTRATTO!

CONDIVIDERE SOLO IN QUESTO MODO SI PUO’ CONTRIBUIRE ALLA VARIAZIONE DI NORME DELETERIE PER I MILITARI! L’INERZIA NON GIOVA A NESSUNO!

IL TAR ha riconosciuto con SENTENZA, non con ordinanza, la non curanza dell’Amministrazione nel motivare i criteri scelti per l'assegnazione della sede di destinazione SENZA CONSIDERARE MINIMAMENTE le istanze presentate dai militari i quali, minuziosamente dettagliavano le proprie necessita'. L’Amministrazione non considerando le necessità dei “transitati” destinava questi ultimi in località molto distanti rispetto a quelle richieste. Il Giudice Amministrativo,in primis BLOCCAVA L' ONERE della sottoscrizione del contratto, primo passo urgente da compiere, e successivamente, stralciate le decisioni pregresse, lette e considerate l’esigenze espresse dai militari, ordinava nell’immediato l'assegnazione ad una nuova sede di servizio.
Studio Legale Lieggi

Per info “inviare un vocale al 3494442639, L’Avvocato Lieggi risponderà ai quesiti posti. Nel caso di necessità di consulenza più corposa inviare richiesta a legale@studioavvocatolieggi.com, verrà fissato un appuntamento on line o in presenza.
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ANCORA VITTORIA AL TAR PER I TRANSITATI

BLOCCATO LOBBLIGO DI SITTOSCRIVERE IL CONTRATTO!

CONDIVIDERE SOLO IN QUESTO MODO SI PUO’ CONTRIBUIRE ALLA VARIAZIONE DI NORME DELETERIE PER I MILITARI! L’INERZIA NON GIOVA A NESSUNO!

IL TAR  ha riconosciuto con SENTENZA, non con ordinanza,  la non curanza dell’Amministrazione nel motivare i criteri scelti per lassegnazione della sede di destinazione SENZA CONSIDERARE MINIMAMENTE le istanze presentate dai militari i quali, minuziosamente dettagliavano le proprie necessita. L’Amministrazione non considerando le necessità dei “transitati” destinava questi ultimi in località molto distanti rispetto a quelle richieste. Il Giudice Amministrativo,in primis BLOCCAVA L ONERE della sottoscrizione del contratto, primo passo urgente da compiere,  e successivamente, stralciate le decisioni pregresse, lette e considerate l’esigenze espresse dai militari, ordinava nell’immediato lassegnazione ad una nuova sede di servizio.
Studio Legale Lieggi

Per info “inviare un vocale al 3494442639, L’Avvocato Lieggi risponderà ai quesiti posti. Nel caso di necessità di consulenza più corposa inviare richiesta a legale@studioavvocatolieggi.com, verrà fissato un appuntamento on line o in presenza.

23 Aprile,2024

🧑‍⚖️ Il verbale che dà atto del fallimento del tentativo di conciliazione può contenere, nelle controversie di lavoro, anche la comunicazione formale del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

A chiarirlo è la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 10734/2024. Viene richiamato il dettato normativo del terzo periodo del comma 6 dell’articolo 7 della legge n. 604/1966: “Se fallisce il tentativo di conciliazione e, comunque, decorso il termine di cui al comma 3, il datore di lavoro può comunicare il licenziamento al lavoratore”. Secondo la pronuncia, delinea una condizione legale (sospensiva) ed un termine (dilatorio): motivo per cui, una volta che si avvera la prima prima o è scaduto il secondo, il datore di lavoro “può comunicare il licenziamento al lavoratore”.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-10734-2024

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23 Aprile,2024

Foto dal post di Studio Legale Lieggi ... See MoreSee Less

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21 Aprile,2024

👨‍⚖️ Il trasferimento di sede va sorretto da comprovate ragioni aziendali e il rifiuto del lavoratore è meritevole di tutela non caso in cui la condotta datoriale non sia conforme alla buona fede.

✍ L'avvocato giuslavorista Giuseppe Bulgarini d'Elci approfondisce per Il Sole 24 Ore la sentenza con cui il Tribunale di Tivoli giudica così illegittimo il licenziamento disciplinare adottato perché i dipendenti non hanno iniziato la prestazione nella sede di destinazione 👇
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19 Aprile,2024

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16 Aprile,2024

⚖ In caso di licenziamento per inidoneità fisica o psichica, la violazione dell’obbligo per il datore di lavoro di adibire il lavoratore a possibili mansioni alternative, compatibili con lo stato di salute, integra l’ipotesi di difetto di giustificazione ed è suscettibile di reintegrazione.

🧑‍⚖️ Lo afferma la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 9937/2024, sottolineando come sul lavoratore non gravi alcun onere di indicare le posizioni alternative alle quali avrebbe potuto essere adibito. Il datore, al contrario, ha quello di provare la sussistenza della giustificazione del recesso.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-9937-2024

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15 Aprile,2024

VITTORIA AL TAR - I TRANSITATI NEI RUOLI CIVILI HANNO UNA SPERANZA! ... See MoreSee Less

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10 Aprile,2024

👨‍⚖️ Il trasferimento di sede va sorretto da comprovate ragioni aziendali e il rifiuto del lavoratore è meritevole di tutela non caso in cui la condotta datoriale non sia conforme alla buona fede.

✍ L'avvocato giuslavorista Giuseppe Bulgarini d'Elci approfondisce per Il Sole 24 Ore la sentenza con cui il Tribunale di Tivoli giudica così illegittimo il licenziamento disciplinare adottato perché i dipendenti non hanno iniziato la prestazione nella sede di destinazione 👇
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09 Aprile,2024

⚖ Corte di Cassazione, ordinanza n. 8381/2024: la mancata comunicazione al datore di lavoro del nuovo indirizzo va punita con la multa e non con il licenziamento e quindi va reintegrato e risarcito il dipendente che ha avuto esito negativo alla visita di controllo durante il periodo di malattia.

Viene esclusa nel caso specifico l’assenza ingiustificata: il lavoratore ha comunicato al numero verde dell’Inps l’indirizzo dove sarebbe stato reperibile per la visita. Il medico dell’ente ha però tentato il controllo ad un recapito diverso, senza successo.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-8381-2024

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09 Aprile,2024

LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
Per piccoli pareri mandate un messaggio vocale al numero 3494442639 solo dopo aver condiviso l’articolo in quanto potrebbe essere utile a qualcuno.
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LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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09 Aprile,2024

LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
Per piccoli pareri mandate un messaggio vocale al numero 3494442639 solo dopo aver condiviso l’articolo in quanto potrebbe essere utile a qualcuno.

09 Aprile,2024

LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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09 Aprile,2024

LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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06 Aprile,2024

TRANSITO NEI RUOLI CIVILI
LE NUOVE SEDI DI SERVIZIO COSA FARE

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Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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TRANSITO NEI RUOLI CIVILI
LE NUOVE SEDI DI SERVIZIO COSA FARE

LA SEDE DI SERVIZIO LONTANA TROPPI KM DA CASA!

Questi giorni, presso il mio studio, ho ricevuto moltissimi militari in procinto di transitare nei ruoli civili. Grande è stato lo sconforto nel rilevare che, nonostante il lavoro svolto in moltissimi anni e le difficoltà derivanti dalla presenza di una patologia, l’esistenza di una famiglia di cui prendersi cura e le non esorbitanti possibilità economiche, l’Amministrazione abbia deciso di destinare queste persone in una sede di servizio così lontana rispetto alla propria casa familiare. Spesso, durante le innumerevoli cause che sostengo per aiutare militari che devono assistere un parente o che vogliono avvicinarsi ad un figlio di età inferiore ai tre anni, devo combattere con la circostanza, messa in evidenza dalla controparte, che il militare al momento della sottoscrizione del contratto, era ben consapevole che la sua vita lavorativa si sarebbe potuta svolgere in diverse città. Appare evidente che questa eccezione processuale, non possa essere sollevata nel caso dei militari transitati nei ruoli civili. Sin dall’insorgere della patologia che ha provocato il transito, e probabilmente dal momento in cui, ottenuto l’inidoneità, veniva fatta richiesta di transito, i militari facevano affidamento su una norma che stabiliva che il transito sarebbe avvenuto in una città della regione dell’ultima sede di servizio. Per quanto concerne l’impugnazione della sede, presso i Tribunali amministrativi, ai militari in procinto di transito che sto assistendo in questi giorni, dico che purtroppo questi sono accadimenti troppo recenti per far affidamento su pronunce che possano darci ragione o torto. Importante, in questo momento è studiare gli aspetti garantisti della norma giuridica, approfondire ciascuna situazione personale e argomentare sul concetto di organizzazione amministrativa. Sono moltissime le cause che ho già instaurato e le prime non mi hanno portato esiti negativi. Il Giudice Amministrativo mi ha accolto la richiesta di sospendere l’obbligo della sottoscrizione del contratto e in questi giorni discuterò sul resto lottando affinchè la circolare ministeriale del 25 luglio venga eliminata o modificata nella maniera più consona nel rispetto dei diritti di chi, per tanti anni ha lavorato con onore e dedizione anche, in taluni casi, dovendo affrontare cause di servizio.
Avv. Laura Lieggi
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05 Aprile,2024

✍️ L'avvocato giuslavorista Giampiero Falasca commenta per Il Sole 24 ORE la sentenza con cui il Tribunale di Napoli si esprime sui contratti di prossimità, precisando le condizioni di validità degli accordi in deroga, tra cui il rispetto dell'art. 36 della Costituzione in merito alla retribuzione proporzionata e sufficiente.

Il contratto di prossimità non può inoltre derogare ai trattamenti previsti dal contratto collettivo nazionale se manca un reale collegamento tra la deroga e la riorganizzazione del lavoro e l'effetto erga omnes dell'accordo di prossimità vale solo se siglato da una organizzazione sindacale comparativamente più rappresentativa.

Il commento completo 👉 bit.ly/tribunale-napoli-contratti-prossimità
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03 Aprile,2024

⚖ La reiterazione delle missioni del lavoratore presso la medesima impresa utilizzatrice può integrare un ricorso abusivo alla somministrazione di lavoro se tale reiterazione oltrepassa “il limite di una durata che possa ragionevolmente considerarsi temporanea”.

✍ Lo sottolinea la Corte di Cassazione con la sentenza n. 6898/2024, analizzata dall'avvocato giuslavorista Angelo Zambelli per Il Sole 24 ORE 👇
bit.ly/sentenza-corte-cassazione-6898-2024
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29 Marzo,2024

ULTERIORE ACCOGLIMENTO!!!!!
In data odierna (29 marzo 2024)Giudice accoglie la cautelare che chiedeva la sospensione dell'obbligo di sottoscrizione del contratto di transito che assegnava una sede di servizio in una sede collocata in una regione diversa rispetto a quella in cui si era assegnati da militari...la sospensione vige fino a quando sarà fatta luce sulla scelta della sede di servizio più opportuna vista la circolare del 25 luglio 2024
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ULTERIORE ACCOGLIMENTO!!!!!
In data odierna (29 marzo 2024)Giudice accoglie la cautelare che chiedeva la sospensione dellobbligo di sottoscrizione del contratto di transito che assegnava una sede di servizio in una sede collocata in una regione diversa rispetto a quella in cui si era assegnati da militari...la sospensione vige  fino a quando sarà fatta luce sulla scelta della sede di servizio più opportuna vista la circolare del 25 luglio 2024

29 Marzo,2024

ULTERIORE ACCOGLIMENTO!!!!!
In data odierna (29 marzo 2024)Giudice accoglie la cautelare che chiedeva la sospensione dell'obbligo di sottoscrizione del contratto di transito che assegnava una sede di servizio in una sede collocata in una regione diversa rispetto a quella in cui si era assegnati da militari...la sospensione vige fino a quando sarà fatta luce sulla scelta della sede di servizio più opportuna vista la circolare del 25 luglio 2024
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ULTERIORE ACCOGLIMENTO!!!!!
In data odierna (29 marzo 2024)Giudice accoglie la cautelare che chiedeva la sospensione dellobbligo di sottoscrizione del contratto di transito che assegnava una sede di servizio in una sede collocata in una regione diversa rispetto a quella in cui si era assegnati da militari...la sospensione vige  fino a quando sarà fatta luce sulla scelta della sede di servizio più opportuna vista la circolare del 25 luglio 2024

29 Marzo,2024

IMPORTANTE PROCEDERE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO !!
condividi potrebbe aiutare qualcuno

Il Militare appartenente alla Marina Militare, chiedeva il transito nei ruoli civili a causa della inidoneità riscontrata per motivi psicologici. A causa degli effetti della circolare del 25 luglio 2023, gli veniva assegnata una sede a più di 500 km dall’ultima sede di servizio e dalla casa familiare. Lo studio Legale Lieggi promoveva azione cautelare nella quale metteva in evidenza le criticità legate ad un trasferimento troppo lontano rispetto alla città in cui negli anni il Militare aveva posto la residenza. Il Tar riconosceva la necessità di discutere la questione nel più breve tempo possibile. Vista l’urgenza in cui si verteva, CONCEDEVA LA SOSPENSIONE DEI TERMINI OBBLIGATORI PER LA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO PRESSO LA CITTA’ DESIGNATA E FISSAVA UDIENZA ENTRO I 10 GIORNI.
Appare doveroso mettere in evidenza l’iniquità posta in essere dalla succitata circolare che arreca serio danno a chi ha vissuto la propria vita professionale in difesa dello Stato. Con questo provvedimento, si dimentica che i militari transitati, per la maggior parte in avanti con l’età, non possono affrontare l’onerosità e la gravosità di un così folle trasferimento. Altre a ciò appare opportuno evidenziare che l’integrazione della famiglia nel tessuto sociale cittadino e l’aiuto apportato dai parenti, sicuramente, complica il tutto. I Figli e il coniuge non vorranno lasciare la città di appartenenza.
Per info inviare messaggio vocale wa al 3494442639.
Se si vuole chiedere appuntamento (on line o in presenza) si scriva a legale@studioavvocatolieggi.com
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22 Marzo,2024

IMPORTANTE PROCEDERE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO !!
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Il Militare appartenente alla Marina Militare, chiedeva il transito nei ruoli civili a causa della inidoneità riscontrata per motivi psicologici. A causa degli effetti della circolare del 25 luglio 2023, gli veniva assegnata una sede a più di 500 km dall’ultima sede di servizio e dalla casa familiare. Lo studio Legale Lieggi promoveva azione cautelare nella quale metteva in evidenza le criticità legate ad un trasferimento troppo lontano rispetto alla città in cui negli anni il Militare aveva posto la residenza. Il Tar riconosceva la necessità di discutere la questione nel più breve tempo possibile. Vista l’urgenza in cui si verteva, CONCEDEVA LA SOSPENSIONE DEI TERMINI OBBLIGATORI PER LA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO PRESSO LA CITTA’ DESIGNATA E FISSAVA UDIENZA ENTRO I 10 GIORNI.
Appare doveroso mettere in evidenza l’iniquità posta in essere dalla succitata circolare che arreca serio danno a chi ha vissuto la propria vita professionale in difesa dello Stato. Con questo provvedimento, si dimentica che i militari transitati, per la maggior parte in avanti con l’età, non possono affrontare l’onerosità e la gravosità di un così folle trasferimento. Altre a ciò appare opportuno evidenziare che l’integrazione della famiglia nel tessuto sociale cittadino e l’aiuto apportato dai parenti, sicuramente, complica il tutto. I Figli e il coniuge non vorranno lasciare la città di appartenenza.
Per info inviare messaggio vocale wa al 3494442639.
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IMPORTANTE PROCEDERE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO !!
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Il Militare appartenente alla Marina Militare, chiedeva il transito nei ruoli civili a causa della inidoneità riscontrata per motivi psicologici. A causa degli effetti della circolare del 25 luglio 2023, gli veniva assegnata una sede a più di 500 km dall’ultima sede di servizio e dalla casa familiare. Lo studio Legale Lieggi promoveva azione cautelare nella quale metteva in evidenza le criticità legate ad un trasferimento troppo lontano rispetto alla città in cui negli anni il Militare aveva posto la residenza. Il Tar riconosceva la necessità di discutere la questione nel più breve tempo possibile. Vista l’urgenza in cui si verteva, CONCEDEVA LA SOSPENSIONE DEI TERMINI OBBLIGATORI PER LA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO PRESSO LA CITTA’ DESIGNATA  E FISSAVA UDIENZA ENTRO I 10 GIORNI. 
Appare doveroso mettere in evidenza l’iniquità posta in essere dalla succitata circolare che arreca serio danno a chi ha vissuto la propria vita professionale in difesa dello Stato. Con questo provvedimento, si dimentica che i militari transitati, per la maggior parte in avanti con l’età, non possono affrontare l’onerosità e la gravosità di un così folle trasferimento. Altre a ciò appare opportuno evidenziare che l’integrazione della famiglia nel tessuto sociale cittadino e l’aiuto apportato dai parenti, sicuramente, complica il tutto. I Figli e il coniuge non vorranno lasciare la città di appartenenza.
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21 Marzo,2024

🧑‍⚖️ Con la sentenza n. 44/2024, la Corte Costituzionale afferma che non è incostituzionale l'applicazione del contratto a tutele crescenti ai lavoratori già impiegati nelle piccole imprese, prevista dal Jobs Act.

❗️Viene così dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, che consente l’attrazione nell’ambito applicativo del regime delle tutele crescenti anche di lavoratori di piccole imprese, già in servizio alla data del 7 marzo 2015, in concomitanza e in conseguenza di assunzioni aggiuntive a tempo indeterminato, successive all’entrata in vigore dello stesso decreto, che abbiano comportato il superamento dei limiti dimensionali previsti dall'art. 18, commi ottavo e nono, statuto dei lavoratori.

📄 La sentenza completa 👉 bit.ly/sentenza-corte-costituzionale-44-2024

🌐 La giurisprudenza delle Alte Corti sul sito di AGI 👇
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21 Marzo,2024

🧑‍⚖️ È legittimo il licenziamento per giusta causa dei lavoratori che violano le procedure aziendali esponendo l’impresa a sanzioni. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con l’ordinanza 6827/2024.

Il caso vedeva coinvolti due dipendenti accusati di aver caricato della merce su un mezzo aziendale in modo irregolare, in aperta violazione delle procedure interne. I due lavoratori avevano quindi fatto ricorso dopo i precedenti pronunciamenti, mettendo in dubbio la proporzionalità tra infrazione e sanzioni.

I giudici hanno però ribadito l’importanza del rispetto delle procedure aziendali e della corretta operazione di trasporto: eventuali violazioni che espongono l’azienda ad un concreto danno economico e a sanzioni amministrative possono giustificare il licenziamento per giusta causa.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-6827-2024

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17 Marzo,2024

🧑‍⚖️ In caso di domanda per l’accertamento della sussistenza di un rapporto di lavoro alle dipendenze dell’appaltante, i termini di decadenza trovano applicazione solo se l’utilizzatore abbia negato la titolarità del rapporto per iscritto: lo indica la Corte di Cassazione con l’ordinanza 6266/2024.

Devono sussistere un atto o un provvedimento del datore/utilizzatore che renda operativo e certo il termine di decorrenza della decadenza, di cui all’art. 32, comma 4, lett. d della legge 183/20210.

Fino a quando il dipendente non ottiene in forma scritta un provvedimento o un atto equipollente che nega la titolarità del rapporto, non può decorrere alcun termine decadenziale.

📄 L'ordinanza completa 👉 bit.ly/ordinanza-corte-cassazione-6266-2024

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