Studio Avvocato Lieggi

Il militare sanzionato: il patteggiamento non è prova di colpevolezza nel procedimento disciplinare

In Diritto Militare,Pillole di giustizia il

La novità introdotta dall’articolo 445, comma 1 bis, del codice di procedura penale, inserito dall’articolo 25, comma 1, lettera b), del decreto legislativo, prevede che le sentenze di patteggiamento, anche se pronunciate dopo la conclusione del dibattimento, non producono effetti e non possono essere utilizzate come prova nei procedimenti civili, disciplinari, tributari o amministrativi. Per troppo tempo abbiamo assistito a una situazione in cui le autorità amministrative sono state in balia della convinzione che la sentenza di patteggiamento richiesta da un militare sottoposto a procedimento disciplinare dovesse essere un elemento di prova fondamentale da cui desumere la sua colpevolezza. Questa convinzione granitica ha avuto l’estrema conseguenza di invertire l’onere della prova a carico del militare indagato.

Inoltre, il legislatore rafforza il concetto che l’amministrazione non può far derivare l’elemento di colpevolezza nei confronti di un militare dalla scelta del procedimento, a maggior ragione se l’imputato ha scelto di applicare il procedimento ai sensi dell’articolo 444 del Codice penale e non è destinatario di una norma accessoria di valore disciplinare.

Per consultazioni e pareri legali sui ricevuti addebiti disciplinari, inviate un messaggio vocale al 3494442639, oppure una e-mail a legale@studioavvocatolieggi.com, riceverete una pronta risposta


Militari-tumori e proscioglimento

In Diritto Militare,Pillole di giustizia il

Prosciogliere un militare che contrae una neoplasia estirpata efficacemente è illegittimo in quanto applicano in maniera non corretta la disciplina in materia di idoneità al servizio militare.

Il proscioglimento, dunque, motivato dalla circostanza che il militare, pur al momento della visita risulta “guarito” ha, per un periodo circoscritto, contratto un tumore maligno poi estirpato, si penserebbe in contrasto con gli articoli 2,3 e 4 della Costituzione che non consentono alcuna discriminazione nell’accesso al lavoro di persone che sono state in precedenza affette da patologie oncologiche solo in ragione del rischio di una possibile recidiva  dalla malattia, atteso che il diritto al lavoro e al ritorno a una vita normale della persona già affetta da tumore e prevalente su ogni eventuale esigenza di buon andamento della possibile amministrazione (cons. Stato n°9572 del 2022)

Per consultazioni e pareri legali sui ricevuti addebiti disciplinari, inviate un messaggio vocale al 3494442639, oppure una e-mail a legale@studioavvocatolieggi.com, riceverete una pronta risposta.


PERCHE’ BISOGNA IMPUGNARE LE SANZIONI DISCIPLINARI

In Pillole di giustizia il

Può capitare che il militare abbia ricevuto una sanzione disciplinare che non meritava.

 

  • È importante che si ponga in essere, immediatamente, l’impugnazione della sanzione.

 

La sanzione, soprattutto se ingiusta, può comportare numerose conseguenze deleterie. Tra le prime rallentamenti nella crescita professionale, dunque nell’avanzamento. Inoltre l’accumulo di diverse sanzioni, se gravi, che sicuramente avranno sicuramente un’incidenza anche sulle Note Caratteristiche e potrebbero comportare anche il definitivo allontanamento. Dunque, se si è ricevuta una sanzione di Corpo, o una sanzione di Stato, qualora il militare ritenga che, nonostante abbia posto in essere le sue note difensive, o abbia, attraverso l’intervento di un avvocato, affrontato delle difese nelle quali abbia spiegato perché ritiene il procedimento ingiusto, deve adoperarsi perché la sanzione non abbia un seguito.

I rimedi per impugnare la sanzione sono:

 

  • il Ricorso Gerarchico, e qualora questo abbia esito negativo il Ricorso al TAR Tribunale Amministrativo, e si sconsiglia l’impugnazione dinanzi al Presidente della Repubblica, molto più raro.

 

 

 

 

 

Per maggiori approfondimenti per l’esame di situazioni specifiche e un consulto gratuito si può mandare un vocale al 349 444 2639.

 


IL PROCEDIMENTO PENALE VA COMUNICATO!

In Pillole di giustizia il

Qualora un militare subisca un procedimento penale per la commissione di un fatto di reato addebitato deve darne immediata comunicazione all’Amministrazione la quale deve essere notiziata dell’evolversi del procedimento. Questo in quanto il comportamento del militare va monitorato affinché si abbia contezza che il ruolo da quest’ultimo assunto non confligga con le disposizioni impartite dall’Ordinamento Giuridico. Il militare, a differenza di un normale lavoratore, deve essere sempre diligentemente in linea con le disposizioni dell’Ordinamento Giuridico che rappresenta, e deve, per quanto possibile.

 

 

Per maggiori approfondimenti per l’esame di situazioni specifiche e un consulto gratuito si può mandare un vocale al 349 444 2639.

 

 


OBBLIGO DI COMUNICARE LA MALATTIA EX ART.748 C.O.M.

In Pillole di giustizia il

Il militare deve obbligatoriamente comunicare a un Superiore Gerarchico o a referente delle Risorse Umane, la data di inizio della malattia. Molto contenzioso nasce dalla mancata prova della comunicazione da cui può discendere un procedimento disciplinare e quindi una sanzione.

Appare, dunque, doveroso che:

  • Il militare lasci traccia di tale comunicazione. La comunicazione si rende necessaria perché l’Amministrazione deve potersi organizzare vista l’assenza del militare.

Qualora, nonostante la comunicazione sia stata effettuata, subentri un procedimento disciplinare questo va impugnato affinché non ne scaturiscono conseguenze deleterie per la sua carriera.

 

 

Per maggiori approfondimenti per l’esame di situazioni specifiche e un consulto gratuito si può mandare un vocale al 349 444 2639.

 


Mai sottovalutare le note caratteristiche

In Pillole di giustizia il


MAI SOTTOVALUTARE LE NOTE CARATTERISTICHE

Il militare quando riceve le note caratteristiche, le legge e attenziona soltanto le voci che possono essere in contestazione, in realtà deve attenzionare moltissime altre situazioni:

in primis

  • Bisogna verificare che le Note facciano riferimento alla mansione che egli effettivamente esplica. Non pochi sono i casi in cui dalla contestazione disciplinare viene riportata una qualifica, ma in realtà il militare svolge tutt’altro tipo di attività.
  • Occorre verificare i dati di coloro i quali sottoscrivono le Note e il periodo in cui sono state poste in essere, qualora vi siano delle incongruenze unitamente a un giudizio ribassato è importantissimo che il militare le impugni affinché siano annullate e non abbiano conseguenze negative sulla carriera del militare.

Le Note Caratteristiche che riportano un abbassamento del giudizio devono essere dapprima impugnate con Ricorso Gerarchico che potrebbe essere accolto e L’amministrazione è solita scrivere le Note cambiando, modificando o correggendo l’errore precedentemente posto in essere, ma confermando il giudizio. In tal caso bisogna effettuare un secondo Ricorso Gerarchico che se rigettato deve essere impugnato al tribunale amministrativo.

 

Per maggiori approfondimenti per l’esame di situazioni specifiche e un consulto gratuito si può mandare un vocale al 349 444 2639.